- ASSOCIAZIONE
23 Ottobre 2025
Cure palliative, l’appello della Fabio Sassi: «Servono competenza e rappresentanza, non scelte calate dall’alto»
Cure palliative, l’appello della Fabio Sassi: «Servono competenza e rappresentanza, non scelte calate dall’alto»
Le recenti nomine del Ministero della Salute all’interno del nuovo Comitato tecnico per le cure palliative e la terapia del dolore hanno destato profonda preoccupazione tra gli operatori e le organizzazioni del settore.
Tra i nominati, infatti, non compaiono rappresentanti delle principali società scientifiche e realtà che da decenni operano concretamente in questo ambito, come la Società Italiana di Cure Palliative (SICP) e la Federazione Cure Palliative (FCP).
Una decisione che rischia di allontanare le istituzioni dalla realtà quotidiana dei servizi e dei bisogni delle persone, compromettendo un percorso costruito con dedizione e competenza da chi, da oltre trent’anni, si prende cura dei malati nella fase più fragile della vita.
“Non si può parlare di politiche sulle cure palliative escludendo chi, da trent’anni, ne porta avanti la cultura e la pratica quotidiana – dichiara Giancarlo Ferrario, presidente dell’Associazione Fabio Sassi – È un errore che indebolisce il sistema e che allontana le istituzioni dalla realtà dei servizi e delle persone. Le cure palliative non possono essere gestite da chi non conosce il territorio, la rete e le complessità di questa assistenza. Servono competenza, ascolto e rappresentanza reale della comunità dei palliativisti.”
Dal 1989, l’Associazione Fabio Sassi supporta il Dipartimento delle Fragilità dell’ASST di Lecco, affiancandolo con i propri volontari nell’assistenza domiciliare e, da oltre vent’anni, gestisce l’Hospice Il Nespolo di Airuno, punto di riferimento per la provincia di Lecco e la Brianza.
Un’esperienza “sul campo” che ha contribuito a costruire un modello di cura fondato su dignità, accompagnamento e integrazione tra professionisti, volontari e istituzioni.
“Oggi più che mai – aggiunge Ferrario – è necessario che le istituzioni riconoscano e valorizzino il contributo di chi lavora ogni giorno in questo ambito, garantendo voce e rappresentanza alla comunità scientifica e del volontariato. Le cure palliative sono un diritto di tutti: difenderne la qualità e la visione è un dovere morale e politico.”
L’Associazione Fabio Sassi esprime pieno sostegno alle posizioni di SICP e FCP, chiedendo che le scelte ministeriali si orientino al confronto con chi opera concretamente sul territorio.
Solo un dialogo autentico e inclusivo potrà assicurare che le politiche sulle cure palliative rispondano davvero ai bisogni dei pazienti e delle famiglie, nel rispetto della loro dignità e del valore della vita fino alla fine.

